mercoledì 30 aprile 2008

V2-Day: la raccolta firme continua

Dal blog di Grillo giungono confortanti notizie sul superamento delle 500.000 firme necessarie per l'approvazione dei 3 referendum, ma contestualmente arriva l'invito a non fermare la raccolta per raggiungere un buon margine di vantaggio nel caso in cui alcune firme vengano contestate. Chiunque volesse contribuire con una semplice quanto fondamentale firma, può farlo durante tutto il mese di maggio presso gli uffici del comune di Bologna, oppure presso i banchetti:

  • sabato 3 maggio: Piazza del Nettuno, dalle ore 14 alle ore 19
  • domenica 4 maggio: dalle ore 0 alle ore 0
  • sabato 10 maggio: Vicolo Bolognetti, dalle ore 15 alle ore 23


Qual'ora ce ne fosse bisogno, ricordiamo ancora una volta per che cosa si firma:

Il primo referendum. L’abolizione dell’ordine dei giornalisti creato da Mussolini nel 1925 per controllare la stampa.L’informazione deve essere libera. L’ordine dei giornalisti limita la libertà di informazione. Chiunque deve poter scrivere senza vincoli se non quelli previsti dalla legge. L’accesso alla professione di giornalista deve essere libero da vincoli burocratici e corporativi.
Luigi Einaudi : “L’albo obbligatorio è immorale, perché tende a porre un limite a quel che limiti non ha e non deve avere, alla libera espressione del pensiero. Ammettere il principio dell’albo obbligatorio sarebbe un risuscitare i peggiori istituti delle caste e delle corporazioni chiuse, prone ai voleri dei tiranni e nemiche acerrime dei giovani, dei ribelli, dei non-conformisti”.
Mario Berlinguer, il padre di Enrico: “Io sono contrario al requisito di qualsiasi titolo di studio per la professione di giornalista, perché considero questo come una discriminazione assurda, una discriminazione di classe, contraria alla libertà di stampa e alla libera espressione delle proprie opinioni".

Il secondo referendum. L’abolizione di un miliardo di euro all’anno di finanziamento pubblico all’editoria. Ferrara, Polito, Feltri, Padellaro non esisterebbero senza le vostre tasse. Loro non vendono i giornali: li stampano. Più ne stampano più prendono contributi. Stiamo disboscando l’Amazzonia per stampare milioni di copie di giornali invenduti. Abbiamo giornalisti che prendono ordini dai Partiti, che non danno alcuna importanza alla verità, al lettore. Dalla fine della seconda guerra mondiale il numero di copie di quotidiani in Italia è rimasto lo stesso, ma ci sono dieci milioni di italiani in più. Le nostre tasse finanziano persino Il Corriere della Sera e Il Sole 24 ore quotati in Borsa. I presunti campioni del liberismo che fanno tutti i giorni le pulci alla Casta.

Il terzo referendum. La Corte europea di Giustizia ha condannato il regime italiano di assegnazione delle frequenze televisive. La legge della fattucchiera Gasparri è contraria alle normative europee. L’Europa, dopo le sentenze del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale ha ordinato all’Italia che le frequenze televisive pubbliche di Rete 4 devono essere assegnate a Europa 7. Se non verrà applicata la sentenza europea pagheremo 300.000 euro al giorno dal primo gennaio 2006. A fine 2008 fanno 330 milioni di euro. Più del prestito ponte all’Alitalia. Fede ci costa 300.000 euro al giorno di tasse. L’ultimo Consiglio dei ministri di Prodi, D’Alema e Rutelli doveva applicare le direttive europee. Le ha applicate TUTTE, tranne quella su Rete 4. La Bonino, Madre Teresa di Confindustria, ha detto che la misura non è urgente. Chi paga? Lei? Non è urgente per chi? Per la disinformazione? Per Testa d’Asfalto?
Le concessioni per trasmettere i segnali radiotelevisivi sono nostre, sono dello Stato. Tre su quattro sono state date a un solo soggetto privato. Per questo l’Europa ci condanna. Dov’è il libero mercato? Lo psiconano è diventato ricco grazie alla pubblicità che può raccogliere in modo esclusivo grazie alle concessioni statali.
Non si è mai visto uno Stato in cui chi controlla metà dell’informazione possa candidarsi a presidente del Consiglio. Negli Stati Uniti Obama che possiede la CNN, l’ABC e la FOX non potrebbe candidarsi. Non potrebbe neppure esistere. Per qualunque democrazia è inconcepibile. E nessuno di questi direttori di giornali e di televisioni che lo gridi alto e forte. Servi ben pagati.
La RAI non può avere un consiglio di amministrazione e giornalisti nominati dai Partiti. La RAI deve rispondere ai cittadini, deve essere indipendente come la BBC in Inghilterra. Un solo canale senza pubblicità pagato con il canone. Altrimenti, questa RAI di propaganda se la paghino i partiti. I politici l’hanno prima occupata e poi infestata con la loro presenza. Non ne possiamo più del loro vuoto, della loro incompetenza. Le frequenze radiotelevisive azionali vanno distribuite a diversi soggetti. Nessun privato cittadino deve possedere la maggioranza anche di una sola televisione nazionale.

(fonte beppegrillo.it)

lunedì 28 aprile 2008

V2 Day - 25 Aprile

Il 25 Aprile, in Italia, si festeggia come ogni anno la liberazione dal nazi-fascismo. In concomitanza con questo evento, a cui va tutto il nostro rispetto e gratitudine, quest'anno ha avuto luogo il V2-Day. In 500 piazze italiane ed estere sono state raccole 1.300.000 firme per liberare l'informazione dal bavaglio della politica, delle banche e delle industrie. Qui Argelato Libera era in piazza Verdi a Bologna per firmare e testimoniare la necessità di cambiamento che c'è in Italia. Nonostante i TG abbiamo oscurato e infangato per settimane questa imponente manifestazione di democrazia, siamo riusciti ancora una volta a fare sentire la nostra voce. Grazie a tutti quelli che hanno creduto in questa impresa e hanno dedicato parte del loro tempo per realizzarla.
Le cose possono cambiare partendo dai nostri piccoli gesti quotidiani. Il sistema combatte ogni giorno per negarci questa presa di coscienza, inculcandoci l'insana idea dell'impotenza e dell'inutilità del singolo. Così facendo ci nega ciò per cui i nostri nonni hanno lottato e per cui il 25 aprile viene festeggiato: la libertà. L'informazione è alla base della libertà. Grillo ha ribadito questo concetto da Piazza San Carlo (Torino) davanti a 120.000 persone, ricordandoci come le più grandi rivoluzioni siano partite dai piccoli gesti di persone comuni come Rosa Parks, signora nera di mezza età, che l'1 dicembre del 1955, salendo su un autobus di linea si mise a sedere nei posti riservati ai bianchi e rifiutò di alzarsi nonostante le pressioni dei passeggeri e dell'autista dando vita al più grande movimento per i diritti civili degli Stati Uniti d'America.

giovedì 24 aprile 2008

The Earth Day

Il 22 aprile è stato il 38esimo Earth Day, il giorno dedicato alla terra. Qui Argelato Libera vi propone alcuni piccoli accorgimenti quotidiani che possono aiutare a migliorare sensibilmente il nostro pianeta:

  1. Cambia la luce. Sostituisci una lampadina normale con un’altra a basso consumo per risparmiare 70 kg di CO2 l’anno e tanti soldi in bolletta (almeno 60 euro l’anno se le si cambia in tutta la casa). Le vecchie lampadine al tungsteno dovrebbero in realtà chiamarsi “stufette”: il 95% dell’elettricità la sprecano in calore inutile.
  2. Meno “usa e getta”: per detergere, pulirsi, farsi la barba, scrivere… c’è sempre un’alternativa migliore della carta vergine.
  3. Più riciclo. La carta riciclata riduce del 20% la CO2 e salva gli alberi. La plastica diventa mille cose diverse. Riciclare il vetro fa risparmiare il 30% di CO2 e il 120% di materie prime. Riciclare le lattine di alluminio l’85%, e con 37 lattine si fa una caffettiera nuova.
  4. Risparmia con “classe”. Un frigo di classe “A” va per 43 ore con la stessa energia consumata da uno di classe “C” in 16. Usa lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico: il tasto “1/2″ inganna, dà risparmi solo del 20%. E un bucato a 90°C consuma sette volte tanto che a 30°!
  5. Niente luci rosse. Stereo, tv e dvd in “stand-by” succhiano da 70 a 150 euro all’anno d’elettricità, non per il led ma perché stanno accesi per “sentire” il telecomando. No, spegni tutto con il pulsante.
  6. Riscalda meglio. Non coprire i caloriferi con niente. Abbassa il termostato, ogni grado in meno fa risparmiare l’8% annuo. Se la caldaia ha più di vent’anni, sostituiscila.
  7. Climatizzatore. Usalo moderatamente, non installarlo su una parete assolata, e quand’è acceso le finestre vanno chiuse.
  8. Ai fornelli. Pentole dello stesso diametro della corona dei fornelli, altrimenti si spreca fino a un terzo di calore. E col coperchio! Senza si consuma il quadruplo di gas.
  9. Meno carne. 1 kg di carne consuma 100 volte le risorse di 1 kg di cereali. 1 kg di patate assorbe 500 litri d’acqua, 1 kg di grano 900… 1 kg di carne da 25.000 a 100.000! E ogni hamburger fa fuori mezzo metro quadrato di foresta. Insomma, più verdure, solo di stagione, più cibi locali e meno trasporti internazionali.
  10. Meglio da agricoltura biologica. Oltre a inquinare meno, consumare meno energia ed emettere la metà dei gas delle altre, le fattorie bio hanno anche un ruolo “attivo” nel ridurre i gas serra. Ogni ettaro bio assorbe 1,5 kg di tonnellate di CO2 all’anno: per l’attuale superficie italiana fanno 1.650 mila tonnellate di CO2 all’anno.
  11. Acqua di rubinetto. Ha tanti eco-vantaggi, costa poco, è controllata. Raccoglila in una brocca al mattino per la sera, così il cloro evapora ed è pure buona!
  12. In macchina meno e meglio. Il 46% delle emissioni di CO2 dei trasporti viene da auto private. L’auto ben tagliandata può consumare il 5% in meno. Con le gomme gonfie, il 2%. Non partire subito: a freddo “beve” il 50% in più.
  13. Se si può, in treno. Da Milano a Roma un passeggero in aereo genera 80 kg di CO2; in auto da solo, 70 kg; in treno tre volte meno: 23 kg!
  14. Usa solo pile ricaricabili. Durano da 500 a 1000 cicli. Quelle usa e getta sono bombe chimiche irrecuperabili, per produrle si consuma 200 volte l’energia che contengono, l’80% finisce nella spazzatura normale contaminandola, e comunque non sono riciclabili in alcun modo.
  15. Al computer. Attiva la funzione “risparmio energia”. In pausa pranzo spegnilo bene, anche il monitor; e lo schermo Lcd consuma la metà.
  16. Energia pulita. Accendi il contratto con un fornitore di energia rinnovabile.
  17. Pianta un albero. Un solo albero assorbe almeno 1 tonnellata di CO2 nella durata della sua vita.

(fonte pieroricca.org)

lunedì 21 aprile 2008

V2Day

"Ragionate con la vostra testa. Prendete in mano questo Paese. E' il vostro Paese. Non abdicate ai vostri diritti. L'informazione è un diritto. Vi è stato tolto.Per questo siamo ridotti così. Solo attraverso una libera informazione l'Italia tornerà un Paese libero, bello, splendente come nel Rinascimento. Io ci credo, credeteci anche voi. Il 25 aprile è un'occasione per dire ai partiti, alle banche, alla Confindustria e a Testa d'Asfalto che in Italia comandano i cittadini. Che l'informazione deve essere al servizio della democrazia, non dei gruppi di potere. I partiti non hanno mai fatto una legge contro il conflitto di interessi. Domandatevi il perchè. Per beneficenza? O perchè con una libera informazione sarebbero spariti TUTTI, TUTTI, il giorno dopo per non farsi prendere a calci nel culo dagli italiani.
In alto i cuori. Il 25 aprile in 400 città italiane ci sarà la raccolta delle firme per i referendum per una libera informazione in un libero Stato. No all'ordine corporativo dei giornalisti, al finanziamento pubblico di un miliardo di euro all'anno all'editoria, alla legge Gasparri sulle radiotelevisioni. 400 città con musica, informazione, giovani e vecchi per una giornata di festa. Il 25 aprile prendete la pillola rossa." (fonte beppegrillo.it)



Qui Argelato Libera sarà a Bologna in Piazza Verdi il 25 Aprile alle 10.00 per firmare la petizione che prevede:

  1. abolizione dell'ordine dei giornalisti introdotto da Mussolini nel 1925 e unico al mondo;
  2. la cancellazione dei contributi pubblici all'editoria (1 miliardo di euro all'anno) che la rende dipendente dalla politica;
  3. l'eliminazione del Testo Unico Gasparri sulla radiotelevisione, per un'informazione libera dal duopolio partiti-Mediaset.
Scarica e diffondi il volantino.

martedì 15 aprile 2008

Torna il regime e la semi libertà

In un paese libero, quello a cui abbiamo assistito ieri e che viviamo ormai da 20 anni, non sarebbe mai potuto accadere. Il Popolo della Libertà (provvisoria) ha trionfato (56 tra i suoi candidati sono condannati), Berlusconi (la cui fedina penale fa impallidire molti criminali) ha ottenuto una vittoria schiacciante. La sinistra ha creato il mostro e il mostro sta in piedi solo grazie ad una sinistra balbuziente che non cancella le leggi vergogna, che non risolve il conflitto di interessi e che perde popolarità perchè incapace di rinnovarsi. L'informazione distorta ha permesso tutto questo perchè l'informazione è al servizio della politica quando invece dovrebbe controllarla e criticarla. Chi non ha modo di documentarsi con altri mezzi è costretto a credere a tutto ciò che esce dal tubo catodico (o dai pixel) di una TV in mano al governo (Rai 1, Rai 2 e Rai 3), al cavaliere (Rete 4, Canale 5, Italia 1) e alle industrie (LA7, MTV). Discorso analogo va fatto per i giornali sottomessi al potere economico e politico in quanto sovvenzionati dai partiti con soldi pubblici. Un esempio palese di mala informazione è dato dalla seguente serie di diapositive che spiegano molto bene la politica economica dei governi più recenti, ma che dalle tv e dai giornali traspare in modo decisamente diverso.



"Con il secondo governo Berlusconi e il susseguente Berlusconi bis (2001-2006) si riscontra una grave e celata perdità di libertà di informazione. Tant'è che, nel suo rapporto annuale del 2005, Freedom House declassa l'Italia al 77° posto nella scala mondiale, unico paese partly free (semi-libero) dell'Europa occidentale. Nel rapporto relativo al 2006 il nostro Paese è scivolato al 79° posto assieme al Botswana, continuando a essere l'unico Paese parzialmente libero dell'Europa occidentale. [...] Secondo l'ultimo rapporto, relativo al 2007, l'Italia occupa il 61° posto assieme a Capo Verde, Guyana, Israele e São Tomé e Príncipe, e viene quindi classificata come Paese libero sotto questo punto di vista." Fonte Wikipedia.


Vi presento i volti più noti della futura squadra di governo (fonte ilCannocchiale):

Berlusconi Silvio (FI): 2 amnistie (falsa testimonianza P2 e falso in bilancio Macherio); 1 assoluzione dubitativa (corruzione Gdf, falso bilancio Medusa); 1 assoluzione piena (corruzione giudici Sme-Ariosto); 2 assoluzioni per depenalizzazione del reato da parte dello stesso imputato (falsi in bilancio All Iberian, Sme-Ariosto); 8 archiviazioni (6 per mafia e riciclaggio, 2 per concorso in strage); 6 prescrizioni (finanziamento illecito a Craxi con All Iberian; falso in bilancio Macherio; falso in bilancio e appropriazione indebita Fininvest; falso in bilancio Fininvest occulta; falso in bilancio Lentini; corruzione giudiziaria Mondadori); 3 processi in corso: Telecinco (falso bilancio, frode fiscale, violazione antitrust spagnola), caso Mills (corruzione giudiziaria), diritti Mediaset (appropriazione indebita, falso bilancio, frode fiscale), Saccà (corruzione); 1 indagine in corso (istigazione alla corruzione di alcuni senatori).

Dell’Utri Marcello (FI): Condannato definitivamente a Torino a 2 anni e 3 mesi per false fatture e frodi fiscali nella gestione di Publitalia (reato per cui fu arrestato per 18 giorni nel maggio 1995 e poi patteggiò la pena in Cassazione); condannato in primo grado e in appello a Milano a 2 anni per tentata estorsione mafiosa insieme al boss trapanese Vicenzo Virga ai danni dell’imprenditore Vincenzo Garraffa; condannato in primo grado a Palermo a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa; salvato dall’immunità parlamentare dalla richiesta di arresto avanzata nel 1999 dai giudici di Palermo in un processo per calunnia aggravata contro alcuni pentiti (processo chiuso in primo grado con l’assoluzione e ora in fase di appello).

Borghezio Mario (Lega Nord): Condannato in via definitiva a 2 mesi e 20 giorni di reclusione (commutati in 3.040 euro di multa) dalla Cassazione il 5 settembre 2005 per incendio aggravato da «finalità di discriminazione » ai danni di alcuni immigrati rumeni che dormivano sotto un ponte della Dora, a Torino. Imputato a Verona nel processo alle «camicie verdi»: cadute, in quanto depenalizzate, le accuse di attentato alla Costituzione e all’unità dello Stato, rimane in piedi quella di creazione di struttura paramilitare fuorilegge. Infine il processo per resistenza a pubblico ufficiale durante le perquisizioni nella sede leghista di via Bellerio a Milano: nel 2001 la Corte d’appello di Milano lo condanna a 4 mesi e 20 giorni di reclusione; ma nel 2004 la Cassazione annulla la sentenza, disponendo per lui e altri dirigenti del Carroccio un nuovo processo d’appello; e qui, nel 2007, scatta la prescrizione. Il 24 ottobre 2006, il Parlamento europeo gli nega immunità nel processo nato dalla denuncia per diffamazione sporta dal gip di Milano Clementina Forleo. Borghezio è accusato di avere scritto con vernice spray sul marciapiede antistante il Palazzo di giustizia di Milano «Vergogna Forleo».

Bossi Umberto (Lega Nord): Condannato in via definitiva a 8 mesi di reclusione per 200 milioni di finanziamento illecito dalla maxitangente Enimont; condannato in via definitiva per istigazione a delinquere e per oltraggio alla bandiera; indagato e imputato in altri procedimenti penali. Il 16 dicembre 1999 la Cassazione l’ha condannato a 1 anno per istigazione a delinquere, per aver incitato i suoi, in due comizi a Bergamo nel 1995, a «individuare i fascisti casa per casa per cacciarli dal Nord anche con la violenza». Tremaglia, suo futuro collega ministro, l’aveva denunciato. Altra condanna definitiva nel 2007 a 1 anno e 4 mesi (poi commutati in 3.000 euro di multa, interamente coperti da indulto) per vilipendio alla bandiera italiana, per aver dichiarato nel 1997: «Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo».
Niente sospensione condizionale della pena, che però è coperta da indulto (che cancella anche quelle pecunarie fino a 10 mila euro): insomma, Bossi non pagherà nemmeno un euro. Inoltre ha un altro processo in corso per lo stesso reato, per aver detto, sempre nel 1997, durante un comizio: «Il tricolore lo metta al cesso, signora... Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore». Nel 2002 la Camera ha negato ai giudici l’autorizzazione a procedere, ritenendo le espressioni rientranti nella libera attività parlamentare e dunque coperte da insindacabilità; ma nel 2006 la Consulta ha annullato la delibera di Montecitorio, disponendo che Bossi sia processato come un comune cittadino. Il Senatùr è invece uscito indenne dal lungo processo per resistenza a pubblico ufficiale, in seguito agli scontri con la polizia che perquisiva, il 18 settembre ’96, la sede leghista di via Bellerio a Milano: condannato a 7 mesi in primo grado e a 4 in appello, Bossi s’è visto annullare con rinvio la seconda condanna dalla Cassazione, che ha disposto un nuovo processo d’appello. E qui, nel 2007, è stato assolto. Ancora aperto, invece, il processo di Verona per le camicie verdi della cosiddetta Guardia nazionale padana costituita nel 1996: Bossi, con altri quarantaquattro dirigenti leghisti, deve rispondere in udienza preliminare di attentato alla Costituzione e all’unità dello Stato, nonché di aver costituito una struttura paramilitare fuorilegge. Ma, almeno in questo caso, rischia poco o nulla: allo scadere dell’ultima legislatura, la maggioranza di centrodestra ha riformato i primi due reati (punibili ora solo in presenza di atti violenti), in modo da assicurarne la decadenza al processo di Verona. L’ennesima legge
ad personam. Una volta tanto non per il Cavaliere, ma per il Senatùr. Il procuratore di Verona Guido Papalia, però, tiene duro sull’accusa residua di associazione paramilitare. Allora, nel 2007 la Camera regala l’insindacabilità ai deputati imputati, tra i quali Bossi, Calderoli e Maroni, quasi che la Guardia Padana fosse un’«opinione». A quel punto Papalia ricorre nuovamente alla Consulta con un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, come ha già fatto contro un analogo provvedimento impunitario adottato dal Senato per salvare Gnutti e Speroni.

Calderoli Roberto (Lega Nord): Indagato a Milano per ricettazione nell’inchiesta sulla Bpl di Giampiero Fiorani. Il quale sostiene di averlo foraggiato per garantirsi l’appoggio politico della Lega durante il suo tentativo di scalata alla Banca Antonveneta: con il suo sottosegretario Brancher, l’allora ministro delle Riforme si sarebbe spartito 200mila euro. Salvo per prescrizione nel processo per i tafferugli con la polizia nella sede leghista di via Bellerio a Milano (resistenza a pubblico ufficiale), Calderoli è scampato al processo in corso a Verona per le camicie verdi (attentato alla Costituzione e all’unità dello Stato, struttura paramilitare fuorilegge) grazie a una legge ad personam e all’insindacabilità regalatagli dal Senato (contro cui però la Procura ricorrerà alla Consulta).

Maroni Roberto (Lega Nord): Condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, in relazione ai tafferugli durante la perquisizione della sede leghista di via Bellerio a Milano. Maroni, prima di finire in ospedale con il naso rotto, avrebbe tentato di mordere la caviglia di un agente di polizia. Di qui la condanna a 8 mesi in primo grado, poi dimezzata in appello e in Cassazione. Maroni è anche imputato a Verona come ex capo delle camicie verdi, insieme a una quarantina di dirigenti leghisti, con le accuse di attentato contro la Costituzione e l’integrità dello Stato e creazione di struttura paramilitare fuorilegge. Ma i primi due reati sono stati ampiamente ridimensionati da una riforma legislativa ad hoc, varata dal centrodestra nel 2005, allo scadere della penultima legislatura. Resta in piedi solo il terzo.

mercoledì 9 aprile 2008

Elezioni 2008

Come tutti sapranno domenica 13 e lunedì 14 aprile siamo chiamati nuovamente alle urne per votare chi governerà il nostro paese nei prossimi 5 anni (o forse meno). Qui Argealto Libera non vuole dirvi se sia giusto votare, ne tanto meno chi, ma vuole informare il cittadino su chi sarebbe meglio non votare. Dato che da ottobre 2005 con la nuova riforma elettorale, promossa dal Governo Berlusconici, ci hanno tolto il diritto di scegliere il candidato attraverso una legge, definita porcata dallo stesso ministro che l'ha proposta (Calderoli - Lega Nord), può essere utile conoscere la fedina penale dei candidati nominati dai partiti.



"Guida la speciale classifica delle "quote marron", o dei "diversamente onesti", il Popolo della libertà (provvisoria) con 56 elementi; l'alleata Lega Nord segue a ruota con 9. Anche l'Udc è a quota 9. Il Pd ne ha 18. Il Partito socialista e la Sinistra Arcobaleno ne contano 3 per ciascuno, seguiti da La Destra con 2 e da Aborto No Grazie con 1. Totale: 101. L'unica lista con la fedina penale pulita è l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro." Marco Travaglio.

Fedine penali: scarica il pdf.

mercoledì 2 aprile 2008

Linee guida etichettatura ambientale

L'Istituo Italiano Imballaggio ha pubblicato le sue "Linee Guida per l'Etichettatura Ambientale degli Imballaggi". Documento tanto utile quanto scoraggiante, perché evidenzia la giungla di simbologie in uso e la difficoltà di interpretazione che queste producono. In attesa che qualcuno si accorga del problema e metta un po' di ordine è comunque un punto di riferimento utile per effettuare un'accurata raccolta differenziata.

Scaricatelo

martedì 1 aprile 2008

PaP definitivo! Forse.

Sembra essere questa l'ultima settimana in cui si potranno vedere sul territorio del Comune di Argelato i cassonetti stradali a cui siamo abituati. Il PaP è ormai operativo da tempo (fine 2007) e il periodo di transizione sta per terminare. A testimoniarlo sono stati distribuiti volantini ai residenti delle zone che ancora oggi dispongono dei cassonetti stradali. Nel frattempo il polverone sollevato da ApA sembra essersi ormai dissolto o quanto meno abbassato dato che il Comune ha dato il via libera per il referendum abrogativo che si svolgerà dopo l'estate, presumibilmente nei mesi di ottobre o novembre.
Sebbene non fosse nelle intenzioni del comitato, il clima di protesta che si è creato in questi mesi, proprio a causa dell'insensibilità al dialogo di ApA, è bastato per giustificare, nella mente dei cittadini più irrensponsabili, l'abbandono dei rifiuti lungo le nostre strade. Per marginare il fenomeno, il Sindaco ha dato direttiva di aumentare i controlli, ed è quindi è auspicabile una diminuzione di tale reato nelle prossime settimane (il senso civile dei cittadini dovrebbe fare il resto).

Il sondaggio promosso dal blog di Qui Argelato Libera nel mese di Marzo, ha evidenziato un sostanziale vantaggio dei favorevoli al PaP (al contrario di quanto dichiarato da ApA). Questo dato è sostenuto da altri sondaggi presenti sui blog comunali come quello di Argelato.info che ha ottenuto il medesimo risultato di 2 cittadini favorevoli su 3.