domenica 26 ottobre 2008

Foglio Aperto

L'URP di Argelato ha risposto alla mia domanda inserita nel post del 23 ottobre in merito alla possibile cancellazione del servizio di consegna in formato cartaceo di Foglio Aperto:

"Intanto la ringrazio per la comunicazione, abbiamo già provveduto a
togliere il suo nominativo dall'elenco dei capifamiglia a cui inviamo
FOGLIO APERTO.
Pertanto lei potrà leggere il nostro giornalino sul sito del Comune.
Cordiali saluti"


Per quanto possa sembra insignificante se anche solo la metà dei cittadini disdicesse il servizio cartaceo, il comune risparmierebbe migliaia di copie l'anno. Pensateci bene a quanto tempo e importanza date a Foglio Aperto. Non lo degnate di uno sguardo o lo leggete solo alcuni minuti e poi lo buttate via? Forse allora è il caso di aderire a questa iniziativa. Vi invito a farlo e a passare parola inseriendo la vostra adesione nel blog per far capire alla gente che non è sola e che si possono cambiare le cose da piccoli gesti come questi. Grazie.

Per trovare la versione sempre aggiornata e digitale di Foglio Aperto clicca qui.


PS: questa è la mail a cui mandare la richiesta: urp@comune.argelato.bo.it

 

giovedì 23 ottobre 2008

Referendum

Il 23 novembre, data prevista per il referendum, si avvicina. Per aiutarci a scegliere meglio, il nostro Comune, ha mandato a casa di tutti i cittadini un volantino che racchiude le ragioni del SI e quelle del NO. Di seguito vi allego la versione digitale del volantino lasciandovi con una domanda: "è possibile che nel 2008 un comune come quello di Argelato debba spendere soldi pubblici per stampare volantini da inviare ai cittadini? Non sarebbe più conveniente abituare il cittadino ad informarsi sul web piuttosto che consumare carta che in pochi minuti finirà in discarica con inevitabile inquinamento prodotto dai mezzi per la consegna e la raccolta e lo smaltimento dello stesso?". Ho rivolto al Comune questa domanda chiedendo (se possibile) di non inviare il volantino cartaceo ai cittadini che lo richiedessero. L'invio potrebbe avvenire, ad esempio, solo tramite email con notevoli risparmi di tempo, denaro e inquinamento. Vi terrò aggiornati.

Le ragioni del NO.
Le ragioni del SI.

lunedì 13 ottobre 2008

No al nucleare in un click


Ci sono scelte semplici. Si prendono tra una soluzione molto conveniente e una del tutto sconveniente. In realtà sono non scelte. Scegliere implica decidere. Decidere, anche etimologicamente, significa operare una recisione. E recidere, ovvero tagliare i legami, costa dolore. Una scelta facile è un’ovvietà, non costa nessuna fatica. Quindi è un senso unico, una direzione obbligata. L’altra soluzione in realtà non è tale, un po’ come gli altri candidati alle ultime primarie bluff del PD meno L. Non erano primarie: erano secondarie. L’unico candidato era Veltroni. L’unico a presentarsi ovunque, dalla televisione ai giornali. Un anticipo del Veltrusconismo moderno, la consacrazione della casta in un unico e definitivo movimento: Per il Male Comune. Il Male Nostruum, nel senso che è il nostro male.

Poi ci sono scelte complesse, o meglio: Scelte. Quelle vere. Si prendono tra due soluzioni che devono essere vagliate attentamente. Costano dolore. Il dolore è dovuto proprio al fatto che si deve abbandonare una strada a favore della seconda, anche se la prima aveva dei vantaggi, ai quali bisogna saper rinunciare. Se facciamo passare una scelta vera, che è cosa complessa, per una non scelta, cioè per una scontata ovvietà di cui non vale la pena parlare, allora abbiamo un problema.

Sarà un caso che il Piano di Rinascita Democratica prevedesse esplicitamente il ritorno al nucleare, insieme all’utilizzo dell’esercito e all’attacco frontale alla magistratura? Sarà un caso che gli esponenti della loggia massonica deviata Propaganda Due oggi siano al governo e stiano riproponendo il piano del grande maestro Licio Gelli? Forse…

Quello che è certo, è che stiamo facendo passare la scelta tra il ritorno al nucleare e gli investimenti in energie rinnovabili come un’ovvietà, una non scelta. Ergo abbiamo un problema.

Per tentare di risolvere questo problema, il movimento civico Per il Bene Comune lancia un sasso nello stagno, agita disperatamente le braccia dal deserto cui è ridotta l’informazione, cercando di richiamare l’attenzione dei soccorsi. I soccorsi siamo noi, l’opinione pubblica. Dobbiamo dare vita ad una nuova Notte Dei Cristalli, solo che non sono i cristalli delle vetrine dei negozi a dover essere distrutti, ma i cristalli dei televisori, gli schermi delle tv al plasma, gli LCD che diffondono verità programmate trent’anni fa. Ci vuole un rogo come quelli accesi nelle notti di maggio del 1933, ma al posto dei libri dobbiamo bruciare i telecomandi. Dobbiamo cominciare subito. Se andate a fare visita a un amico, togliete di nascosto le pile ai suoi telecomandi. Tagliategli il cavo di alimentazione del televisore, senza farvi vedere. Darà la colpa a un topo. Non un topo di biblioteca, no... Un topo di internet! I topi hanno incisivi fortissimi. Devono quindi incidere. Fate lo stesso con mamma, papà, zii, nipoti. Dove passate voi, non un solo tubo catodico deve restare acceso. Per Natale, regalate chiavette USB con il collegamento a internet. Sotto l’albero, fate trovare un modem. Se siete poveri, regalate un file zeppo di bookmarks di siti interessanti. Liberiamo l’informazione oppressa dalle catene dei media. Che corra libera e selvaggia nelle praterie di bit.

Cominciate subito: firmate e fate firmare la petizione per dire no al nucleare. Non possiamo più stare a guardare. I nostri bambini non se lo meritano.

(fonte Byoblu.com)

giovedì 9 ottobre 2008

Transparency International

L'Italia e le Seychelles sono entrambe al 55° posto nel mondo per la corruzione nel settore pubblico. Siamo scesi di 14 posizioni dal 2007 grazie a una maggiore diffusione "dell'abuso di pubblici uffici per il guadagno privato".
Propongo al presidente delle Seychelles, James Michel, un gemellaggio con l'Italia. Un grande Paese come il nostro potrà trasformare quel piccolo paradiso terrestre in una cloaca internazionale di grande rilievo.
Qualche inceneritore, due centrali nucleari riciclate dall'Enel, un po' di narcotraffico per le rotte dell'Oceano Indiano, materiale tossico per costruire nuove scuole, pregiudicati in Parlamento a volontà.
L'Italia può offrire anche consulenza legale contro i problemi derivanti dalla corruzione. I nostri avvocati in Parlamento Alfano, Ghedini e Consolo sono i migliori sulla piazza. Se un parlamentare ha problemi con la giustizia trovano sempre il Lodo giusto per lui, per farla franca, per evitargli le seccature della galera. Il lodo Alfano ha posto al di sopra della legge le prime quattro cariche dello Stato. Il lodo Consolo dovrebbe mettere al sicuro dalla giustizia tutti i ministri, a partire da Matteoli, del quale, non per niente, Consolo è l'avvocato. Le leggi in Italia sono disegnate su misura da Ghedini, il doppiolavorista, avvocato dello psiconano. Difende il suo datore di lavoro sia in tribunale che in Parlamento. In Italia ogni politico che si rispetti nomina il suo avvocato senatore o deputato. Per non finire dentro.
In cambio le Seychelles potrebbero ospitare i mafiosi della 41 bis. E, in caso di condanna per il processo Mills, anche Testa d'Asfalto. Il Lodo Alfano, secondo il pubblico ministero Fabio De Pasquale, è incostuzionale. Con lui sono d'accordo tutti gli italiani, tranne Alfano, Ghedini e Consolo (il nuovo trio d'attacco alla Costituzione, l'Al-Ghe-Co) e il presidente della Repubblica Morfeo Napolitano.

(fonte: beppegrillo.it)