giovedì 29 maggio 2008

Cosa beve Argelato?

Il 17/03/2008 avevo pubblicato un articolo per mettere a confronto le acque minerali in bottiglia con quelle dei nostri rubinetti, accusando la pubblicità di aver convinto erroneamente le persone che il prodotto più inquinante e costoso dei due sia quello più sicuro e controllato. A distanza di 2 mesi anche il comune di Argelato si è interessato al problema pubblicando, in data 26/05/2008, un documento rilasciato dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell'Azienda USL di Bologna su 13.500 controlli eseguiti presso l'acquedotto di Bologna negli ultimi 18 anni (1991 - 2007). Il documento (scaricabile qui) racconta di acque in ottima salute nelle nostre tubature e conclude con il seguente monito: "Il consumo di acqua minerale è in forte crescita nel mondo e l'Italia si trova al primo posto per consumo procapite con 183,6 litri di acqua consumati in un anno. Oltre ai maggiori impatti ambientali dovuti al fatto che il trasporto dell'acqua in bottiglia su lunghe distanze comporta forti consumi di combustibili fossili, il consumo di acqua minerale comporta una spesa consistente. Considerando un consumo medio di 1.000 litri all'anno per una famiglia di tre persone e il prezzo medio di 25 centesimi per litro di alcune acque minerali naturali in commercio, la spesa per l'acqua minerale è di circa 250 euro all'anno. La spesa per la stessa quantità di acqua proveniente dall'acquedotto sarebbe invece di solo 1 euro all'anno."

I costi in termini di materie prime, legati alla produzione di una singola bottiglia d'acqua da 1,5 litri, esclusi i consumi per le operazioni di trasporto, estrazione materie prime e smaltimento, vengono quantificati in (*) :

  • 80 gr. di petrolio
  • 0,7 l. di acqua (metà di quanto la bottiglia può contenere)
a cui si aggiungono le emissioni di sostanze inquinanti e/o cancerogene come:
  • anidride carbonica (92 gr.)
  • ossido di azoto (0,8 gr.)
  • ossido di zolfo (1 gr.)
  • idrocarburi (1,6 gr.)
  • monossido di carbonio (0,72 gr.)
Pensate a questo la prossima volta che bevete da una bottiglia di plastica o la prossima volta che vi lamentate del costo della benzina al distributore.


* fonte: Paul Mc Rande, The green guide, in State of the world 2004, Edizioni Ambiente, Milano 2004, pagg. 136-137

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